Versione stampabile | pubblicato il 10 Novembre 2022

Corso RIQUALEC-22 “L’approccio integrato alla riqualificazione ecologica e ad una gestione sostenibile dei corsi d’acqua

Scheduled OFFERTA FORMATIVA REGIONE FVG

La Regione Friuli Venezia Giulia – Ente Tutela Patrimonio Ittico della Regione FVG, organizza per i giorni 18-20-25 e 27 ottobre 2022 il corso:

RIQUALEC22 L’approccio integrato alla riqualificazione ecologica e ad una gestione sostenibile dei corsi d’acqua” (16 ore)

I professionisti iscritti agli ordini e il personale degli enti in indirizzo potranno parteciparvi gratuitamente in qualità di uditori. Il corso sarà erogato da remoto tramite M-Teams.

Data                  Ora inizio      Ora fine       Tipologia                Relatore
17/11/2022
       9.00            13.00         Aula virtuale     prof. Bruna Gumiero
24/11/2022
      9.00            13.00         Aula virtuale     prof. Bruna Gumiero
27/11/2022
      9.00             13.00        Aula virtuale     prof. Surian e prof. Comiti
27/11/2022 
    14.00            18.00        Aula virtuale     prof. Surian e prof. Comiti

Si tratta della ripetizione del corso tenutosi nel 2019 e nel 2021 (prima e seconda edizione).

Il corso “L’approccio integrato alla riqualificazione ecologica e ad una gestione sostenibile dei corsi d’acqua, avente durata di 16 ore, tenuto da esperti afferenti alle Università di Bologna, Bolzano e Padova, introdurrà alla gestione del rischio di alluvioni tramite la strategia della Riqualificazione fluviale. Si approfondiranno poi: le difese spondali a basso impatto ambientale; la funzione e il ripristino dei processi fluviali; la funzione e la gestione dei sedimenti, della vegetazione riparia e acquatica e del legno morto in alveo.

Programma del corso
Modulo 1: inquadramento generale

La comunità Europea ci chiede di implementare piani digestione dei corsi d’acqua sostenibili e di integrare gli obiettivi delle diverse direttive (WFD 2000/60, Alluvioni 2007/60, Energie rinnovabili 2009/28, etc.). Nasce quindi l’esigenza di un approccio globale alla gestione del bacino idrografico che, in sintonia con la scuola di pensiero del “progettare con la natura”, parta dalla conoscenza del
territorio, del suo reticolo idrografico e delle loro tendenze evolutive per assecondarle anziché contrastarle. Emerge, ancora, l’esigenza di far crescere la consapevolezza che la soluzione dei problemi dei bacini idrografici spesso non sta nella realizzazione di opere, ma in una corretta gestione del territorio. Per ottenere questi traguardi è importante non utilizzare strumenti o metodi preconcetti ma seguire un approccio “step by step” che assicuri di valutare tutte le possibili opportunità per riportare i fiumi in uno stato di naturalità o di salute il più vicino possibile allo stato atteso o di riferimento per quella tipologia di tratto fluviale. Infine si parlerà di gestione dei fiumi in
una strategia di sviluppo sostenibile mediante un’analisi dei benefici e servizi che questi ecosistemi ci forniscono (Ecosystem Services)


Modulo 2
“Gestione dei sedimenti e della vegetazione nei corsi d’acqua”

I sedimenti fluviali e la vegetazione ripariale possono essere visti sia come fonte di pericoli e rischi (il sedimento e la vegetazione rivestono un ruolo importante sia per la pericolosità idraulica che geomorfologica), sia come risorsa (ad esempio il sedimento e la vegetazione sono necessari per un buon funzionamento fisico ed ecologico dei sistemi fluviali). Questa duplice valenza dei sedimenti
e della vegetazione rappresenta una sfida per la gestione dei bacini idrografici, in quanto, nella maggior parte dei casi, sono stati gestiti in maniera non integrata, perseguendo obiettivi spesso discordanti. Il tema verrà affrontato illustrando inizialmente il ruolo dei sedimenti e della vegetazione (vegetazione viva e materiale legnoso) in un sistema fluviale e, nello specifico, sulla
morfologia e dinamica dei corsi d’acqua. Quindi verranno presentati esempi gestionali, ad esempio come si può realizzare un piano di gestione di sedimenti a scala di bacino idrografico o come si pgestire la vegetazione in diversi contesti (dall’ambito montano a quello di bassa pianura).


Modulo
3: Difese spondali a basso impatto ambientale

Sintesi degli argomenti. Le opere di difesa spondale sono tra i principali fattori di artificializzazione dei corsi d’acqua, in questo modulo si affronterà pertanto il tema della minimizzazione di questi impatti. Il tema verrà approcciato all’interno di un ottica di riqualificazione fluviale, puntando in primo luogo a ben delineare le ragioni d’essere di questi interventi, partendo dalla comprensione
delle dinamiche idromorfologiche degli alvei all’interno delle quali vanno inquadrate i fenomeni di erosione spondale (che fanno comprendere come generalmente l’erosione spondale è espressione di una ordinaria e sana evoluzione del corso d’acqua) per arrivare a riconoscere le condizioni di rischio indotte da questi fenomeni. Questo inquadramento permette di meglio individuare quando
interventi di difesa spondale siano necessari e quando no, e quando eventuali difese spondali realizzate nel passato siano passibili di rimozione. Successivamente si analizzerà una carrellata di tecniche di intervento comprendenti anche opere di ingegneria naturalistica e veri e propri interventi di riqualificazione mirati a coniugare la stabilizzazione della sponda con la creazione di habitat per l’ittiofauna.


I relatori saranno
i professori Bruna Gumiero dell’Università di Bologna, Nicola Surian dell’Università di Padova e Comiti Francesco della Università di Bolzano.

L’ente chiede di ricevere direttamente dall’Ordine l’elenco degli interessati affinché gli stessi possano essere iscritti e ricevere – nei giorni precedenti l’inizio del corso – il link per accedere all’aula virtuale M-Teams. (Si anticipa che gli iscritti dovranno accedere inserendo Nome e Cognome, evitando d’inserire la ragione sociale o la denominazione della società/studio/ufficio di appartenenza o sigle o diminutivi.)

Gli iscritti  interessati alla partecipazione sono invitati a segnalare la propria adesione alla Segreteria dell’Ordine entro e non oltre il giorno 15 novembre 2022 a mezzo mail all’indirizzo formazione@architettipordenone.it (comunicando cognome, nome ed indirizzo personale di posta elettronica)

N.B. CFP da autocertificare sulla piattaforma del CNAPPC https://portaleservizi.cnappc.it/login  allegando attestato di partecipazione (da richiedere all’Ente)